Fondazione Omiccioli

Perchè il premio d’Arte Fondazione Omiccioli

La scelta di istituire un Premio d’Arte è apparsa da subito un’avvincente scommessa in un periodo storico contraddistinto da un’accelerazione dei tempi, nel quale sembra disperdersi o, meglio, confondersi nel rumore urbano la relazione tra arte – spazio – spettatore, nel rovesciamento dell’esperienza estetica con il suo senso. Dagli anni Cinquanta del secolo scorso si è assistito al progressivo affermarsi di teorie formaliste proiettate a rendere la dimensione relazionale dell’arte secondaria ai bisogni interpretativi dell’opera nella sua complessità, piuttosto a renderla funzionale all’affermazione autoriale nella cornice di un happening, fino a ridurre l’esperienza artistica dello spettatore nella catarsi collettiva di un selfie subitaneamente triturato nello scrolling mediatico, con il conseguente livellamento ed unificazione del linguaggio culturale. Nella sua opera “L’intelligenza delle emozioni”, Martha Nussbaum scrive “L’arte ci offre l’unica possibilità di autentico contatto umano e così l’unica possibilità di amore non solipsistico”, ed è questa la direzione che la Fondazione Omiccioli intende percorrere, rivendicare il ruolo squisitamente sociale delle emozioni, quali elementi essenziali dell’intelligenza umana, affinché l’arte contemporanea riesca a “colmare i vuoti semantici” – parafrasando Eco – che la relegano oggi in una sfera di autoreferenzialità, soprattutto sul versante nazionale, fondata su un lessico spesso settoriale connotato dalla frammentazione dei valori di riferimento, che finisce con vanificare il necessario rapporto tra artista e pubblico, generando incomprensioni e isolamento creativo. È auspicio che l’istituzione di questo Premio d’Arte sia uno strumento di valorizzazione delle energie creative contemporanee, per un’educazione estetica del pubblico comune nel segno della tradizione e memoria pittorica degli Omiccioli.

Il Premio d’Arte Omiccioli prevede una sezione dedicata esclusivamente agli allievi degli Istituti d’arte e dei Licei Artistici, ed una a favore di allievi dell’Accademia di Belle Arti con l’intento di favorire l’interesse per la ricerca artistica.

Silvia Filippi curatrice d’arte, responsabile attività artistiche Fondazione Omiccioli